Approvvigionamento di materie prime e aumento dei prezzi: insoddisfacente la risposta del governo

Martedì 27 aprile i Deputati bergamaschi, Alessandro Sorte e Stefano Benigni hanno presentato al Ministero dello sviluppo economico un’interrogazione a risposta scritta relativa al tema della difficoltà di approvvigionamento delle materie prime e il relativo aumento dei prezzi.

“Questa problematica” spiegano i Deputati Alessandro Sorte e Stefano Benigni “grava in modo particolare sulle imprese del settore edilizio. Diverse piccole e medie imprese hanno segnalato grande preoccupazione: c’è il rischio infatti che l’intero settore venga compromesso così come la prosecuzione dei lavori già affidati. L’aumento, senza precedenti, dei costi delle materie prime e la conseguente difficoltà di approvvigionamento potrebbe bloccare i tanti cantieri e avere gravi ripercussioni economiche per privati, imprese e per il Paese. Imprese che si trovano già ad operare in un contesto difficile per effetto della pandemia”.

In particolare – ad aprile – sono stati rilevati un aumento del 7 per cento del prezzo del legno da ottobre 2020 ad oggi; un +10% di aumento della gomma, il rame +26%, il ferro +38% ed il petrolio un +53%. Anche le materie prime alimentari hanno subito un notevole incremento con aumenti del 13% del grano e addirittura il 31% del mais.

“Abbiamo ritenuto opportuno presentare un’interrogazione al Governo affinché mettesse in campo azioni concrete e soprattutto urgenti per arginare questo fenomeno preoccupante così da tutelare la ripresa delle attività delle aziende italiane, con particolare attenzione alle piccole e medie imprese del settore edilizio. Purtroppo dal Ministero abbiamo ricevuto una risposta insoddisfacente in cui è evidente il tentativo di scaricare la ricerca di soluzioni a livello europeo. Non è abbastanza. Il Governo deve sì farsi sentire con l’Europa che non sta facendo nulla a riguardo, ma anche intervenire per calmierare i prezzi e mettere un freno alle operazioni speculative connesse a misure fondamentali, quali i benefìci fiscali relativi all’esecuzione di interventi di riqualificazione del patrimonio edilizio esistente” concludono Sorte e Benigni.