Tumore al polmone: un milione all’anno per lo «screening»

Il tumore del polmone è la terza neoplasia più frequentemente diagnosticata in Italia, con la sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi tra le più basse rispetto a tutte le patologie oncologiche. Oggi si apre un nuovo capitolo nella lotta al cancro al polmone: approvato in commissione Bilancio alla Camera un emendamento al Dl Sostegni-bis per finanziare un programma nazionale sperimentale di screening polmonare per 2021 e 2022. L’emendamento, presentato da Stefano Benigni (gruppo Misto) e dal Partito democratico a firma Pini-Carnevali (e sottoscritto poi dai deputati di tutti i gruppi parlamentari), garantirà un milione di euro all’anno alla Rete italiana screening polmonare (Risp) per programmi di prevenzione e monitoraggio del tumore del polmone.

«Grazie all’approvazione di questo emendamento, da me presentato su suggerimento di molti medici e pazienti – dichiara Benigni -, i cittadini a rischio di sviluppo di una neoplasia polmonare, identificati dai medici di famiglia in coordinamento con gli specialisti, potranno ora essere sottoposti gratuitamente a uno screening che, in molti casi, salverà loro la vita. Il nostro obiettivo primario ora è di avere Bergamo tra i centri capofila che costituiranno la Risp e promuovere un rinnovamento del parco diagnostico e tecnologico nazionale coi fondi del Pnrr per contrastare i tumori a maggiore incidenza attraverso la diagnosi precoce». 

Numerosi studi hanno dimostrato che la diagnosi precoce, con screening polmonare a basso dosaggio di radiazioni (Ldtc), risulta fondamentale per ridurre il tasso di mortalità grazie all’intervento in uno stadio ancora controllato. Finora non erano previsti programmi nazionali di screening polmonare rimborsati dal Ssn. Il professor Ugo Pastorino, direttore della Struttura complessa di Chirurgia toracica dell’Istituto nazionale dei Tumori di Milano, plaude: «Numerosi pazienti potranno avere una diagnosi precoce e raddoppiare la loro sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi. La sperimentazione fornirà ulteriori dati per valutare il rapporto beneficio-rischio e costo-efficacia di questa attività preventiva».

Fonte L’EcodiBergamo